domenica 1 marzo 2009

Indici ISTAT dei prezzi al consumo nel mese di gennaio 2009.

Nel mese di gennaio 2009 l’ indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) comprensivo dei tabacchi è stato pari a 136,7, registrando una variazione di meno 0,1% rispetto al mese di dicembre 2008 e una variazione di più 1,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; al netto dei tabacchi l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, pari a 136,1, ha presentato nel mese di gennaio 2009 una variazione congiunturale di meno 0,1% e una variazione tendenziale di più 1,6%.L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che a partire dagli indici relativi a gennaio 2006 viene diffuso in base 2005=100, nel mese di gennaio è stato pari a 106,9 registrando una variazione di meno 1,7% sul piano congiunturale e una variazione di più 1,4% in termini tendenziali.L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), comprensivo dei tabacchi, nel mese di gennaio 2009 è stato pari a 135,3, con una variazione di meno 0,1% rispetto a dicembre e una variazione di più 1,6% rispetto a gennaio 2008; le corrispondenti variazioni registrate dall’indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, meno 0,2 e più 1,5%, mentre il livello dell’indice è stato pari a 134,2.Nel mese di gennaio gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli Servizi sanitari e spese per la salute, Altri beni e servizi (più 0,2% per entrambi), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature e Mobili, articoli e servizi per la casa (più 0,1% per tutti e tre); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi e Istruzione; variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (meno 0,9%), Comunicazioni (meno 0,7%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,4%), Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,2% per entrambi). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 4,1%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 3,8%) e Bevande alcoliche e tabacchi (più 3,2%); variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (meno 3,3%) e Trasporti (meno 1,6%). -->